Ti stai allenando per una gara? I DUE MOTIVI PER CUI NON E' VERO
1. LE CIRCOSTANZE Dove ti stai allenando? In palestra? Al campo? Dove si terrà la gara? In uno stadio? In un palazzetto? Come influenzerà questo ambiente la tua prestazione rispetto al solito? Ad esempio non avrai i tuoi punti di riferimento abituali, visivi e uditivi. Ci sarà un'illuminazione diversa. Questo altererà il tuo equilibrio, produrrà spaesamento, altererà il tuo consumo di energia. Gareggerai a un orario diverso da quello a cui ti alleni di solito, sulla scorta di un ultimo pasto diverso. Ci sarà del tifo? Sarà favorevole oppure ostile? Ci sarà più o meno rumore che non in palestra? Come ti stai preparando a far fronte a queste circostanze? 2. IL TUO CORPO Non sarà quello di sempre. Perché saranno diverse le emozioni. Il tuo cervello produrrà di conseguenza sostanze chimiche diverse dal solito. Sarà pertanto diverso anche lo stato fisiologico in cui fornirai la prestazione. In parole povere? Il corpo che gareggerà non è lo stesso che stai allenando. Come ti stai preparando per controllare e richiamare le emozioni opportune al momento della prestazione? Non è questione di "pensieri", ma di chimica, fisica. Se ti entrano in circolo le sostanze sbagliate non sarai più lo stesso 'tu', quindi sarà inutile aver allenato un altro. Ora immagina di essere un equilibrista. Ti stai davvero allenando a camminare sospeso a 100 metri dal suolo? O stai piuttosto ripetendo all'infinito la stessa camminata a terra?

Un'immagine del film 'The Walk' (2015), diretto da Robert Zemeckis