top of page

Appunti di un Mental Coach #01: “SENTIRE IL TERRENO”

Campionati Mondiali Poomsae 2016 ORO TRIO CADETTI (CINA)

Il trio cadetti cinese è interamente composto da elementi del Long Ying Taekwondo. Gli atleti di questa palestra sono rinomati per l’equilibrio e la sicurezza con cui eseguono gli step. Sembrano sempre aggredire il tatami con posizioni e passi incredibilmente sicuri e scattanti. “Sentire il tatami” è un’abilità mentale decisiva nelle forme. Risulta molto più facile per i bambini, a causa della reazione di aggressività (“fight response”) che innescano istintivamente nel momento della tensione e del pericolo percepito. Tra gli adulti sotto la pressione di un pubblico, subentra invece più facilmente la reazione “fright”. Sperimentano cioè una sensazione di paralisi, di scarso controllo, di “gambe di un altro”. Tendono quindi a minimizzare i movimenti per paura di sbagliare o perdere l’equilibrio. Come ogni difficoltà mentale legata alla prestazione, il problema delle gambe molli e dello scarso feeling con il terreno si può combattere a due livelli. Il modo più rapido (ma superficiale) consiste nelle cosiddette Tecniche di Radicamento, che aiutano l’atleta a sentirsi più “radicato” a terra e quindi stabile. Il metodo più profondo (ma di lunga attuazione) consiste invece nella rieducazione dell’atleta al piacere della competizione, attraverso esercizi di consapevolezza, colloqui di coaching e formazione mentale mirata. Se un atleta è stabile in palestra, ma poi in gara si ritrova a “ballare”, insistere con l’allenamento tecnico può essere controproducente, perché l’abilità mentale richiesta non viene coinvolta e l’atleta viene indotto a pensare che sbaglia perché non si allena abbastanza, vedendo così ridotta la sua sicurezza e autostima, altri requisiti fondamentali per il successo nello sport.

In evidenza
Post recenti
  • Facebook Classic
bottom of page